Peugeot sta facendo un deliberato ritorno alle sue radici prestazionali, confermando che la prossima iterazione della 208 hot hatch attingerà in larga misura dalla leggendaria 205 GTI. Questa mossa fa parte di una strategia più ampia per ristabilire il marchio come fornitore di “grandi sensazioni di guida”, con il CEO Alain Favey che sottolinea che il badge GTI sarà più di un semplice risveglio una tantum. L’azienda sta già sfruttando lo slancio con la e-208 GTI elettrica, ponendo le basi per una gamma più ampia di modelli ad alte prestazioni.
Spinta elettrica della Hot Hatch
La e-208 GTI competerà direttamente con rivali come Alpine A290, Cupra Born VZ e Volkswagen ID Polo GTI. Con 278 CV, un tempo da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e un differenziale meccanico a slittamento limitato, la e-208 GTI segna la prima incursione di Peugeot nelle hot hatch elettriche dalla 308 GTi del 2015. Favey ha chiarito che il nome GTI durerà, con piani per modelli futuri oltre la e-208.
“Non lo faremmo se non pensassimo che vogliamo che il badge GTI continui ad esistere in futuro. Quindi sicuramente faremo in modo che ci sia un futuro per GTi che vada oltre solo quello.”
Un panorama competitivo
Peugeot sta apertamente prendendo di mira l’A290 di Alpine come punto di riferimento principale, con l’obiettivo di superare il suo rivale in termini di prestazioni ed esperienza di guida. La storica rivalità del marchio con Renault, risalente all’originale 205 GTI contro la Renault 5 GT Turbo, si sta riaccendendo nell’era elettrica. Questo spirito competitivo guida l’ambiziosa linea temporale di sviluppo di Peugeot per la e-208 GTI. Gli ordini verranno aperti alla gara di Le Mans del 2026, con consegne previste entro la fine dell’anno: un tempo di consegna deliberato di 18 mesi per garantire che il veicolo sia all’altezza delle aspettative.
Patrimonio e direzione futura
Il rilancio del marchio GTI non riguarda solo le prestazioni; si tratta di rivendicare l’eredità di Peugeot. Il concept Polygon, che anticipa la prossima 208, allude già allo stile iconico della 205 GTI, suggerendo potenziali spunti retrò come le ruote pepperpot e le strisce rosse. La 308 più grande è prevista anche per una versione GTI, posizionando Peugeot per competere con rivali come la VW Golf GTI e la Cupra Leon.
Strategia esclusivamente elettrica
Tuttavia, Peugeot ha escluso un ritorno alle GTI a benzina, citando sanzioni proibitive sulle emissioni di CO2 in Francia. Il mercato francese è fondamentale per la redditività di Peugeot e i costi associati alla vendita di veicoli ad alte emissioni li renderebbero insostenibili. Favey ha spiegato che, sebbene una GTI a benzina possa essere desiderabile, sarebbe finanziariamente poco pratica sia per i consumatori che per l’azienda.
La decisione riflette uno spostamento strategico verso veicoli elettrici ad alte prestazioni, in linea con le crescenti normative ambientali e la domanda dei consumatori. Peugeot scommette che l’eredità GTI potrà prosperare nell’era elettrica, offrendo un’esperienza di guida avvincente senza compromettere la sostenibilità.
In conclusione, Peugeot sta raddoppiando la sua eredità prestazionale espandendo in modo aggressivo la gamma GTI, dando priorità ai modelli elettrici e stabilendo parametri di riferimento ambiziosi rispetto alla concorrenza. Questa mossa segnala un fermo impegno nel fornire dinamiche di guida coinvolgenti adattandosi al panorama automobilistico in evoluzione.
